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Salvaguardiamo il Suolo

Sebbene si tenda a dare scarsa importanza al suolo su cui camminiamo tutti i giorni… da esso dipende la vita nostro pianeta!

Non solo dona un supporto all’esistenza di tutti gli animali e le piante che vivono sulla terraferma… protegge le acque, l’atmosfera e la biodiversità ed è fondamentale sia per la conservazione del paesaggio che per lo svolgimento di moltissime attività socio-economiche.

Che cos’è il Suolo?

Il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre, è comunemente chiamato “terra” e nel linguaggio tecnico è definito“pedosfera” (daI greco pedon = suolo, terreno). È formato da componenti minerali, humus, acqua, aria e organismi viventi.

Il suolo costituisce 1/16 della superficie del nostro pianeta e deriva dall’alterazione fisica, chimica e biologica di un strato roccioso sottostante detto “roccia madre”.

Nel corso dei millenni, le piogge, i venti, i corsi d’acqua e i cambiamenti di temperatura sgretolano la roccia madre. In questo processo intervengono anche batteri, miceti (funghi), alghe e licheni. Mano a mano che il suolo diventa sempre più fine (massi >> ciottoli >> ghiaia >>  sabbia >> argilla) ecco che si arriva a formare un terreno che consente la crescita delle piante.

Il suolo diventa fertile grazie all’accumularsi di resti di piante e animali e così nasce l’humus, che contiene decine di miliardi di esseri viventi per cm3. Il suolo, infatti, contiene la più grande varietà specifica di organismi viventi, la maggior parte dei quali sono ancora sconosciuti.

foto del suolo e delle radici di un albero

Perché va protetto?

La vita dell’essere umano dipende dalla salute del suolo: 1 cm di suolo fertile ci mette dai 100 ai 1.000 anni a formarsi, ma in pochissimo tempo è possibile distruggerlo, a volte per sempre.

Le analisi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dimostrano come il consumo di suolo in Italia non stia rallentando. Addirittura, dal 2021 è ripreso ad accelerare; con una media di 19 ettari al giorno e una velocità che supera i 2 m2 al secondo, sfiorando i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno.

Oltre all’impermeabilizzazione, il suolo è minacciato dalla deforestazione (ogni due secondi perdiamo un’area di foresta pari a un campo da calcio), dall’inquinamento, dall’erosione.

La degradazione e l’inquinamento del suolo hanno un impatto enorme sulla salute umana, sulla biodiversità e sull’intero ecosistema. L’acqua è meno purificata; si produce meno cibo sano; il rischio di alluvioni e frane aumenta; il rilascio dei gas serra è maggiore (per minor intercettazione dalle piante e maggior liberazione dal terreno); le malattie da maggior tossicità dei suoli aumentano.

suolo degradato che avanza sul suolo sano

Quali sono le funzioni del suolo?

Ecco le funzioni più importanti del suolo, indispensabili alla nostra stessa esistenza:

  • SOSTEGNO FISICO – Il suolo dona sostegno alle piante, agli animali terrestri ed è anche indispensabile per le infrastrutture e gli insediamenti umani.
  • PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ – Il suolo ospita e protegge numerosissime forme di vita e conserva i semi per anni in attesa delle condizioni ottimali per germogliare.
  • REGOLAZIONE DELL’ACQUA – Il suolo trattiene l’acqua, creando preziose riserve idriche e aiutando a prevenire le inondazioni, inoltre filtra l’acqua piovana e la rimette in circolo pulita e potabile.
  • REGOLAZIONE DEI GAS ATMOSFERICI – Il suolo è fondamentale per regolare la quantità di carbonio, ossigeno e azoto nell’aria.
  • PRODUZIONE DI CIBO, BIOMASSA E MATERIE PRIME – Il suolo è alla base del 95% della produzione di cibo, ci dona molte materie prime (acqua, argilla, sabbia, ghiaia, torba, minerali) e biomasse per l’energia rinnovabile.

    >> Il suolo fornisce l’acqua, i macronutrienti (come ossigeno, azoto, carbonio, idrogeno, zolfo, fosforo, sodio, potassio, magnesio calcio e cloro) e i micronutrienti (come ferro, manganese, zinco, rame, cobalto, nickel, selenio, molibdeno, cromo, iodio, silicio) per produrre il cibo. Se il suolo è povero di vita e insalubre è impossibile produrre un cibo sano!
  • FILTRAGGIO E TRASFORMAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE – Il suolo filtra e trasforma in modo fisico, chimico e biologico i composti tossici organici, inorganici impedendo che arrivino alle falde acquifere o nella catena alimentare.
  • SMALTIMENTO DEI RIFIUTI – Il suolo ci fornisce gli spazi per lo smaltimento dei rifiuti (che in futuro saranno il più possibile da ridurre, attuando un’economia circolare basata su: condivisione, riparazione, ricondizionamento, riuso, riciclo e sull’estrazione materie prime dai rifiuti)
  • PROTEZIONE E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE – Il suolo è una preziosa fonte di testimonianze in paleontologia e archeologia, importanti per la comprensione dell’evoluzione della terra, delle specie e della civiltà umana.
immagine di un bosco

Come possiamo proteggere il suolo nel quotidiano?

  • Mangiamo il più possibile cibi solo vegetali sia per la questione strettamente ecologica (gli allevamenti intensivi sono una calamità per il clima e il suolo, al pari delle coltivazioni non sostenibili destinate al cibo animale) sia per gli inevitabili aspetti etici collegati all’uccisione degli animali o al loro sfruttamento. Se non riuscissimo a eliminare la carne dalla dieta cerchiamo almeno di ridurla il più possibile e di scegliere carne da allevamenti biologici.
  • Rispettiamo il corretto smaltimento dei rifiuti (soprattutto di quelli nocivi e tossici) e non solo evitiamo di lasciarli nell’ambiente, ma impegniamoci a raccoglierli quando passeggiamo in Natura (soprattutto la plastica).
  • Favoriamo il riuso e il riciclaggio degli oggetti. Evitiamo di buttare via in modo indiscriminato e, soprattutto, riflettiamo bene prima di acquistare qualcosa.
  • Per contenere la deforestazione evitiamo di comprare prodotti a base di olio di palma.
  • Nel caso della carta, impegniamoci ad acquistare solo prodotti certificati FSC® (Forest Stewardship Council) e PEFC™. (Programme for the Endorsement of Forest Certification) che certificano la gestione sostenibile delle foreste.
marchi di certificazione per la salvaguardia del suolo e delle foreste
  • Scegliamo caffè, cacao, zucchero di canna integrale solo dal commercio equo e solidale.
  • Poiché la coltivazione del cotone è tra le meno sostenibili del mondo, nel possibile scegliamo solo cotone biologico oppure valide alternative, come la canapa organica.
  • In merito ai cosmetici e ai detersivi sarebbe essenziale leggere bene le etichette e optare solo per marchi green (ved. ad esempio everdrop o greeenproject). In generale, cerchiamo di limitare l’uso di prodotti chimici in ogni aspetto della vita quotidiana
set di prodotti ecologici e ricaricabili per la casa
  • Se abbiamo un gatto scegliamo di usare una lettiera compostabile al 100% e non una lettiera minerale che contribuisce al disfacimento delle montagne (servono milioni di tonnellate di materia prima ogni anno) e ingolfa le discariche (solo in Italia anno più di 350 mila tonnellate di lettiere sono gettate come rifiuto indifferenziato). Qua un esempio.
  • Utilizziamo preferibilmente contenitori biodegradabili e di vetro, rispetto a quelli di plastica.
  • Impariamo a spostarci di meno con la macchina.
  • Facciamo il compost domestico (che è anche un modo per risparmiare nella tassa dei rifiuti).
  • Piantiamo semi, fiori e alberi negli orti o sui balconi.

Come preservare la fertilità del suolo in agricoltura?

Anche le pratiche agricole devono necessariamente cambiare se vogliamo preservare il suolo. Di seguito alcuni spunti utili.

  • Limitare le monocolture e usare la rotazione delle colture fra più di due specie.
  • Adottare varietà di piante locali, autoproducendo i semi.
  • Proteggere il terreno con la pacciamatura.
  • Usare compost e fertilizzanti organici e non chimici.
  • Utilizzare “cover crops”, cioè colture di copertura, come il lupino o l’erba medica, destinate a essere interrate (sottraggono CO2 dall’atmosfera e fertilizzano il terreno fissando l’azoto nei periodi di riposo dei terreni).
  • Ricorrere alla lotta biologica per ridurre al minimo l’uso di sostanze chimiche di sintesi (es. antiparassitari).
  • Ridurre o eliminare l’aratura (che distrugge la materia organica del suolo… si parla di agricoltura conservativa “no-till” – “senza aratura” appunto).
  • Valutare e applicare i principi dell’agricoltura sinergica (Alan Smith, Masanobu Fukuoka, Emilia Hazelip) e dell’agricoltura biodinamica (Rudolf Steiner).
  • Usare siepi, filari di alberi, terrazzamenti e dighe per evitare frane ed erosione.
trattore che ara la terra

Confido che questo articolo possa aiutare a sviluppare una maggior sensibilità nei confronti della salvaguardia del suolo, che è un impegno che ci riguarda tutti e tutte da vicino!

 


Nicola Saltarelli fotoDott. Nicola Saltarelli
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 a Pisa, si è dedicato prima alla Medicina Olistica e poi alla Formazione nella Crescita Personale. Porta avanti una propria ricerca personale e spirituale dal 1990 e oggi, con il progetto dello “Sviluppo Integrale”, presenta la sintesi di 30 anni di studi e sperimentazioni per una completa realizzazione personale (vedi qui).




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