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Ogni personalità umana è suddivisa tra aspetti in “luce” (di cui siamo consapevoli) e aspetti in “ombra” (di cui siamo inconsapevoli). Possiamo essere veramente completi solo attraverso l’integrazione della nostra ombra.
Cos’è l’Ombra?
Il termine Ombra è stato usato da Carl Gustav Jung per indicare la parte inferiore ed inconscia della personalità, il lato oscuro della nostra psiche. La nostra mente razionale rifiuta questa parte perché rappresenta i nostri peggiori istinti (violenza, odio, aggressività, invidia, ….).
Afferma Jung: “Purtroppo non c’è alcun dubbio che, in generale, l’uomo è meno buono di quanto egli stesso immagini o voglia essere. Ognuno ha un’ombra, e tanto più questa è nascosta rispetto alla vita cosciente dell’individuo, tanto più diventa nera e densa. In qualsiasi caso si tratta di uno dei nostri peggiori ostacoli, dal momento che frustra le nostre intenzioni più benintenzionate.”
Esiste poi la parte “in luce”, quella che riconosciamo e con cui vogliamo apparire. Questa parte è definita da Jung “Persona”, che non a caso in latino, letteralmente, significa maschera.
L’Ombra oscura e l’Ombra luminosa
Se l’Ombra è tutto ciò in cui NON ci riconosciamo e NON sappiamo di essere, possiamo allargare il concetto per renderlo più completo. Questo è ciò che fa Ken Wilber nel libro: “Lo spettro della coscienza”.
L’Ombra non rappresenta solo ciò che rinneghiamo di noi in negativo (inconscio inferiore) ma anche ciò in cui non ci riconosciamo pur attribuendogli un significato positivo (inconscio superiore). E’ parte dell’Ombra, che potremmo chiamare luminosa, anche la Bellezza, la Saggezza o l’Amore qualora non ci riconoscessimo questi attributi.
Nel modello di pensiero di Hal e Sidra Stone (il cosiddetto “Dialogo delle Voci”) le parti in ombra non sono altro che dei sé rinnegati. L’Ombra, in sostanza, rappresenterebbe l’insieme delle potenzialità psichiche con cui abbiamo perso contatto.
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Il problema è che l’Ombra non resta pacifica ed inerte. Vuole farsi sentire. Vuole essere vista e ascoltata. Questi aspetti non riconosciuti del sé totale continueranno a lavorare dentro di noi e a richiamare la nostra attenzione. Poiché abbiamo deciso, inconsciamente, di non dare ascolto a queste parti della nostra psiche… l’energia da loro messa in moto la percepiremo come se ci arrivasse dall’esterno!
Proprio in virtù del fatto che sia l’Ombra “oscura” che l’Ombra “luminosa” racchiudono importanti aspetti del nostro potere personale, diventa indispensabile riconoscere ed integrare tutte queste parti.
Tutti noi potremo dirci completi solo aver reintegrato la nostra ombra, nella sua totalità.
Come integrare l’Ombra?
In che modo possiamo realizzare questa integrazione? Seguendo i suggerimenti di Ken Wilber, che chiarisce come le nostre parti in ombra vengano prima negate, poi rimosse dalla nostra consapevolezza e, successivamente, proiettate sugli altri.
E’ il meccanismo, cosiddetto, di NEGAZIONE-RIMOZIONE-PROIEZIONE.
Per comprenderlo meglio leggiamo alcuni estratti dal libro “Lo Spettro della Coscienza” di Ken Wilber:
“A chi non ha familiarità con la proiezione a Livello Egoico, questo meccanismo inizialmente sembra sconcertante e talvolta ridicolo, in quanto implica l’idea che quei tratti che più ci disturbano negli altri debbano essere riconosciuti come aspetti di noi stessi. Quest’idea di solito incontra un’opposizione aspra e risentita. Eppure, fece notare Freud, la negazione violenta è il segno della proiezione.”
“Le nostre critiche più aspre nei confronti degli altri sono soltanto pagine ripudiate di autobiografia.”
“Se desiderate sapere com’è veramente una persona, ascoltate ciò che dice degli altri.”
“La persona innamorata proietta tutto il suo potenziale sull’amato, e viene di conseguenza sommersa dalla presunta bontà, saggezza, bellezza, ecc. di costui. Non di meno, ‘la bellezza è negli occhi di chi la contempla’, e l’individuo romanticamente innamorato ama in realtà gli aspetti proiettati del proprio sé, e crede che l’unico modo di riappropriarsene sia quello di possedere la persona amata. Lo stesso meccanismo opera in caso di eccessiva ammirazione o invidia: noi diventiamo ‘privi di valore’ e il mondo appare popolato da persone capaci, importanti e autorevoli”
“Quando una persona proietta le proprie qualità positive e la sua auto-stima su di un’altra persona è come se abbandonasse alcuni dei suoi beni e li vedesse in un altro.”
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Tutti noi, una volta compresi questi concetti, possiamo invertire il senso della proiezione. Possiamo riconoscere che ciò che più odiamo o amiamo negli altri non sono che parti di noi e che gli atteggiamenti che giudichiamo sono atteggiamenti che una parte di noi vorrebbe attuare. Attenzione! Riconoscere queste pulsioni non significa attuarle… anzi! Più diventiamo consapevoli della nostra aggressività repressa, ad esempio, e meno avremo l’impulso a manifestarla.
In pratica, non appena riconosciamo un giudizio negativo sugli altri o una forte ammirazione verso qualcuno o qualcosa dovremmo creare una frase che riporti il tutto a noi.
Esempi pratici
A) “Non sopporto le persone violente!” >> “Io voglio essere violento/a!” (oppure “Una parte di me vuole essere violenta!“).
B) “Odio l’ipocrisia!” >> “Io voglio essere ipocrita!” (oppure “Una parte di me vuole essere ipocrita!“).
C) “Non posso concepire il tradimento!” >> “Io voglio tradire!” (oppure “Una parte di me desidera tradire!“).
D) “Quanto ammiro le persone decise e sicure!” >> “Io sono una persona decisa e sicura!” (oppure “Una parte di me è decisa e sicura!“).
In effetti l’esercizio di inversione della proiezioni solitamente si fa sul negativo, per far comprendere come non ci sia nulla di brutto e indesiderabile fuori di noi che non abbiamo anche noi. A questo proposito calza a pennello la frase evangelica: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?” (Lc 6,41). Se smettessimo tutti di giudicarci gli uni con gli altri, questo mondo non sarebbe un paradiso?
Per chi avesse difficoltà ad amarsi ed apprezzarsi, anche l’esercizio di inversione dell’Ombra luminosa è sicuramente molto utile ed efficace.
Libro Suggerito
Il libro “Il Potere Nascosto dell’Ombra” di Giuseppe Vercelli e Gabriella d’Albertas è un’ottimo saggio per iniziare ad comprendere come riappropriarci del potere insito nella nostra Ombra oscura. Il libro è ricco di esempi e di spunti pratici su come abbracciare la nostra parte oscura e come far diventare i limiti delle risorse. Consigliato!
Dott. Nicola Saltarelli
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 a Pisa, si è dedicato prima alla Medicina Olistica e poi alla Formazione nella Crescita Personale. Porta avanti una propria ricerca personale e spirituale dal 1990 e oggi, con il progetto dello “Sviluppo Integrale”, presenta la sintesi di 30 anni di studi e sperimentazioni per una completa realizzazione personale (vedi qui).
Foto di copertina: https://unsplash.com/search/photos/shadow