Le indicazioni che darò di seguito sono per chi desidera seguire il processo come l'ho proposto. Potete, però, adattarvelo come meglio credete se pensate che sia troppo impegnativo per voi.
L'intento di fondo a cui attenersi è di fare 10 giorni di depurazione. Per un approccio più soft potresti, ad esempio fare semplicemente 10 giorni di digiuno intermittente.
:: IMPORTANTE ::
Ascolta le percezioni del tuo corpo e RISPETTA I TUOI LIMITI
In questo tipo di processi, i limiti con cui ti confronterai non saranno tanto quelli fisici (potresti digiunare quaranta e più giorni) ma quelli mentali ed emozionali. Se senti che il processo in corso è troppo “tirato” per te, concediti uno sgarro o valuta se uscire proprio dal processo.
Non devi dimostrare nulla a nessuno e con noi sei tra persone che possono comprenderti!

Su questo sito ho fatto un articolo sui "Benefici del Digiuno" che ti invito a leggere: clicca qui
Esistono delle controindicazioni cliniche che ti riassumo: presenza di una reale carenza nutritiva, magrezza estrema, stato post trapianto, assunzione di molti farmaci, paura ossessiva (controindicazione assoluta), gravidanza e allattamento (controindicazioni relative), insufficienza renale o epatica, gravi problemi cardiaci.
In generale è una pratica che dovrebbe essere intrapresa serenamente, dopo essersi ben documentati. Se hai troppi dubbi o troppe paure te la sconsiglio!
Un modo eccellente per documentarsi è leggere il libro: "Il digiuno può salvarvi la vita" di Herbert Shelton, che ti invito caldamente a comprare (qua sul Giardino dei Libri). In attesa di acquistarlo lo puoi leggere intanto in formato digitale da qui.
Personalmente considero il digiuno la forma di cura più straordinaria che abbia mai incontrato. Ritengo che dovrebbe essere praticato in modalità terapeutica (per un periodo sufficientemente lungo - calibrato sulla persona - e sotto vigilanza) prima di considerare qualsiasi malattia incurabile. Inoltre, grazie al digiuno, tante operazioni chirurgiche e molti pesanti trattamenti farmacologici potrebbero essere evitati. La Natura è meravigliosa quando le si permette di mostrare appieno il suo potenziale.
C'è da dire che non tutti sono in grado di sostenere un digiuno terapeutico (sia per ragioni psicologiche che, talvolta, per ragioni pratiche ed economiche). Ma di certo è quasi sempre possibile inserire dei periodi di disintossicazione e purificazione come quello che stiamo per intraprendere.
Ciò che va compreso è che quando il corpo inizia a depurarsi possono emergere molto sintomi che sono del tutto naturali (e positivi in sé) ma che possono essere fastidiosi.
Ad esempio: stanchezza, maggior irritabilità, leggera depressione, alito cattivo, urinare di meno o andare in bagno più spesso, capogiri, mal di testa, mal di pancia, mal di stomaco, dolori muscolari e articolazioni, crampi, diarrea, febbre, raffreddore, difficoltà del sonno, recrudescenza di vecchi sintomi (spesso in ordine cronologico inverso a come sono comparsi).
In questo processo di settembre 2022 propongo per i primi 3 giorni un digiuno lievemente attuato perché, nella mia esperienza, è più sostenibile per molte persone.
Chi sa di poter digiunare completamente, solo ad acqua, può certamente farlo, così come chi volesse fare un giorno di digiuno secco... solo non lo consiglio alle persone principianti, che possono essere un po' intimorite all'idea di fare il digiuno e che magari devono anche andare a lavorare.
Attenuare il digiuno significa far emergere meno crisi da disintossicazione e avere più energia per le persone maggiormente intossicate. Altrimenti la depurazione porterebbe costringere a stare a riposo o proprio a letto). Questo non significa che il digiuno non sia efficace, lo è eccome e lo si potrà vedere facilmente dalla comparsa di una patina sulla lingua e dalla perdita di peso.
Ciò che suggerisco è bere acqua, limone e miele (o sciroppo di agave chi è vegano) al bisogno.
È possibile anche bere una tisana. Può essere una tisana depurativa (ad esempio al tarassaco, al cardo mariano, alla bardana, ecc.) oppure semplice una tisana di cui ci piace il sapore e che ci renda, per questo, il digiuno più accettabile.

Nel possibile cerca di riposare e di non affaticarti. In questo modo metterai l'organismo nella miglior condizione possibile di riparare e rigenerarsi.
Guardare meno televisione (o non guardarla affatto), usare meno i social (o bloccarli), parlare meno con le persone sono modi per evitare dispersioni energetiche.
Stare in Natura, fare dei "bagni solari" (cioè stare al Sole consapevolmente, immaginando come di nutrirci della sua energia), riposarci e dormire di più, sono dei modi per rigenerarci.
Se assumi abitualmente degli integratori puoi fare a meno di assumerli durante il digiuno.
Tu fai ciò che puoi. Non ti fasciare la testa se non riesci ad applicare tutti i suggerimenti e, semplicemente, fai del tuo meglio!
Considero il lavaggio intestinale (enteroclisma) come un eccellente supporto alla disintossicazione, oltretutto a costo irrisorio. È semplice, efficace e minimamente invasivo; dona subito una percezione di leggera mentale e fisica.
Suggerisco di farne uno il primo giorno di digiuno e, possibilmente, almeno un altro paio durante i giorni successivi del processo di detox. Già farne uno iniziale è comunque molto buono, allenterà il carico tossinico nel colon e contribuirà anche a ridurre i sintomi da disintossicazione.
ATTENZIONE - Non c'è da preoccuparsi se dopo i lavaggi e una ridotta introduzione di massa alimentare ci vorranno dei giorni per riprendere a evacuare normalmente. Lascia fare alla tua intelligenza corporea e quando l'intestino avrà la possibilità e la necessità di evacuare normalmente lo farà!

Per come lo suggerisco io, non è necessario né metterci nulla nell'acqua (che sia caffè, camomilla, sale o altro) né trattenere l'acqua nell'intestino a forza. È un processo molto semplice e, una volta familiarizzatoci, da fare periodicamente.
Per la depurazione con i succhi l'ideale sarebbe avere un estrattore a freddo, in alternativa può andare anche una centrifuga (mentre il frullatore non va bene per questo processo in quanto lascia troppa materia solida). Se non ce l'avessi prova a fartela prestare... la centrifuga è un utensile di cucina molto comune.
Gli estratti o i centrifugati andrebbero idealmente consumati appena fatti, in quanto a contatto con l’aria si ossidano velocemente e le proprietà nutrizionali si riducono.

Per questo processo suggerisco di usare un unico tipo di succo/estratto al giorno e, possibilmente, farlo o monofrutto (ad es. l'estratto di uva è estremamente depurativo e adatto a questi processi) oppure con non più di tre/quattro ingredienti. Sono indicazioni di massima, per impegnare al minimo l'impegno digestivo e avere più energie da dedicare alla pulizia degli organi e alla rigenerazione cellulare.
La cosa essenziale è che il succo sia per te piacevole a livello di gusto.
Per ridurre l'apporto di zuccheri (e i conseguenti picchi insulinici) e aumentare l'apporto di sali minerali e clorofilla, può essere molto utile aggiungere della verdura a foglia verde, in particolare gli spinaci o la lattuga (che non altera particolarmente il sapore dell'estratto/centrifugato, con l'attenzione di usare le foglie più verdi).
La quantità la stabilisci tu, non c'è una quantità di succo predeterminata, ed è assai improbabile che ci possa essere un vero e proprio eccesso di assunzione. Assapora con calma, senza distrazioni, e cerca di masticare il succo un po' prima di ingerirlo.
Ecco alcuni esempi di succhi che abbiamo testato nelle purificazioni precedenti (nel possibile preferisci sempre frutta e verdura di stagione):
• ANANAS + MELA + ARANCIA
• ANANAS + SPINACI + MELE VERDI
• ARANCIA + CAROTA + LIMONE
• ARANCIA + KIWI + LIMONE
• ARANCIA da sola (unico succo che si trova in quasi tutti i bar)
• LATTUGA + CAROTA + SEDANO + SPINACI
• MELA (da sola)
• MELA + CAROTA
• MELA + CAROTA + ARANCIA
• MELA + KIWI
• MELA + SEDANO + ZENZERO
• MELONE + FRAGOLE
• MELONE + UVA + FRAGOLE
• MELONE (da solo)
• PERA + MELA + KIWI
• PERE + KIWI + LATTUGA
• POMODORO + CAROTA + BASILICO (più un poco d'aglio)
• POMODORO + PEPERONE + CETRIOLO
• POMPELMO + LIME + ANANAS
• UVA (da sola)
Sono solo spunti e tu puoi creare nuovi mix a piacimento a tuo gusto.
Sperimenta, sperimenta, sperimenta!!
Una corretta e graduale rialimentazione è INDISPENSABILE dopo un digiuno o un detox.
Altrimenti non solo rischiamo di vanificare gli sforzi, ma anche di danneggiare il nostro corpo. Non a caso, una frase attribuita a Gandhi afferma: "Anche gli stolti sanno digiunare, è nella rialimentazione che ci vuole competenza". Immagina che sia una sorta di "ri-svezzamento", in età adulta.
La regola n° 1 è "Pazienza e Gradualità".
Per ottenere il massimo beneficio da un periodo di disintossicazione e digiuno, l’ideale sarebbe di prendersi tanti giorni quanti sono stati quelli del processo e diluire in questo arco di tempo una rialimentazione graduale. Un digiuno di 3 giorni deve essere seguito da (almeno) 3 giorni di rialimentazione graduale.
Nota - Alcuni protocolli raddoppiano il tempo di ritorno all’alimentazione abituale, altri lo dimezzano. Io penso che valutare un tempo analogo al periodo di intossicazione sia adeguato nella maggior parte dei casi.
Questo periodo dovrebbe essere definito una sorta di semi-digiuno, in modo da ricordarsi di non eccedere mai.

L’importante è comprendere che tutto ciò che reintroduciamo in un organismo pulito ha un effetto importante. Ad es. il dott. Cocca afferma che il tipo di batteri che ripopoleranno l’intestino (microbiota) dipenderà proprio da cosa reinseriremo dopo il digiuno. E se usiamo cibi “sbagliati” (ad es. la pasta o la carne), genereremo una flora adatta a metabolizzare quel tipo di alimento, che dopo il corpo continuerà a chiedere.
Le indicazioni che sento di dare sono le seguenti:
- Decidi quanti giorni vuoi far durare la rialimentazione per poter tenere bene a mente questa data e diluire per quel tot di giorni che hai scelto l'intero processo.
Nota - In questo processo di 3 giorni di digiuno attenuato e di 7 di succhi freschi, la rialimentazione post digiuno l'hai già iniziata. Adesso continui introducendo il cibo solido gradualmente per un tempo che suggerisco di almeno 5-6 giorni. Se lo fai ancor più gradualmente meglio ai fini della disintossicazione. - Continua ad evitare l'alcol e - se possibile - il caffè.
(Di certo non vorrai fare uno svezzamento alcolico o caffeinico!)
- Tieni bene a mente lo schema dagli alimenti per grado di fisiologicità e leggerezza/pesantezza.
È un cibo fisiologico quello che l'essere umano prediligerebbe in Natura perché perfettamente adatto alla propria fisiologia animale. Noi saremmo di base frugivori (mangiatori di frutti, bacche, erbe, radici e al più insetti) e degli onnivori opportunistici (mangiatori di carne in caso di necessità).
ATTENZIONE: Non è uno schema rigido, ma dona delle utili indicazioni di massima.
Estratti freschi di frutta/verdura >> frutta acquosa (sulla base della percentuale d'acqua abbiamo: anguria, melone, uva, pesche, arance, susine, fragole, nespole, mele, pere, albicocche) >> insalata a foglia verde, germogli e verdure crude (pomodori, peperoni, carote, cetrioli, cavolfiore) >> frutta amidacea (banana, castagne) >> frutta grassa (avocado) e frutta secca raw (nocciole, noci, mandorle) >> verdure cotte in modo conservativo (ad es. a vapore o in padella antiaderente senza olio e con cottura breve) >> verdure cotte in modo non conservativo e cereali (pasta e riso, meglio se integrali) >> a seguire il resto.
- Sebbene io non suggerisca quasi mai di ripartire con il cotto, se proprio sentissi la necessità di calore e di cibo più saporito, un brodino di verdure potrebbe anche andare. È indicato soprattutto nei digiuni lunghi quando le persone hanno difficoltà a rialimentarsi.
- Un primo cibo con cui tornare al solido potrebbe essere mezza mela o una mela, ad esempio. Invece, evita noci e semi oleosi all’inizio. Eventuali insalate dovrebbero essere scondite o condite solo molto leggermente.
- Mastica più del solito e sii grato/a al cibo che ti sta nutrendo. Cerca di introdurre la consapevolezza del cibo che stai mangiando e evita di mangiare in modo meccanico.
- Usa porzioni più piccole all’inizio e aumentale gradualmente nell'arco del passare dei giorni.
- Puoi fare 4-5 piccole assunzioni di cibo nell'arco della giornata, senza mescolare troppo gli alimenti tra loro. Mantieni la semplicità (che sarebbe un'indicazione sempre valida, anche nella vita di tutti i giorni).
- Infine, porta grande attenzione alle sensazioni del corpo sia PRIMA che DOPO aver mangiato. Adesso che è più pulito, il tuo corpo ti saprà comunicare meglio di cosa necessita veramente (prima) e ti dirà se ciò che hai scelto era giusto per lui o meno (dopo). Considera che anche i professionisti non seguono degli schemi rigidi, in quanto la rialimentazione è sempre un processo empirico da valutare persona per persona, giorno per giorno. La tua sensibilità e il tuo ascolto sono le qualità più preziose di cui hai bisogno adesso!
Per approfondire dai un'occhiata a questo articolo: http://ildragoparlante.com/come-interrompere-un-digiuno-prolungato/ e a questo video del dott. Cocca: https://www.youtube.com/watch?v=bteHYMkOk5M
