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Penso che a quasi tutte le persone piacerebbe vivere in un mondo più accogliente, più amorevole, più rispettoso. Se vuoi che questo sogno diventi realtà… devi cominciare da te stessa/o. Al fine di vivere una vita sana, serena e appagante, infatti, è indispensabile che tu provi un sincero amore e un profondo rispetto verso te stessa/o.
Cosa significa essere autocompassionevoli
Provare compassione verso se stessi significa imparare ad amarsi e accettarsi come si è e anche sviluppare un sano sentimento di auto-empatia. Essere auto-empatici, infatti, significa saper restare in connessione con le proprie emozioni e riconoscere i propri bisogni più autentici.
Vediamo in dettaglio cosa significa essere autocompassionevoli:
- provare amore e rispetto verso se stessi;
- accettarsi e accogliersi nel momento presente;
- entrare in empatia con se stessi;
- essere gentili con se stessi, senza un’eccessiva autoindulgenza;
- avere più cura di sé;
- rinunciare al perfezionismo;
- smettere di giudicarsi aspramente ed essere anche meno giudicanti nei confronti degli altri;
- accettare i propri errori e i cosiddetti “fallimenti” come parte del percorso di vita;
- continuare a migliorarsi, ma in modo più sereno e rilassato;
- essere meno soggetti alla depressione e all’ansia.
La psicologa clinica australiana Madeleine Ferrari ha condotto vari studi sull’autocompassione. I suoi studi hanno evidenziato come l’essere più autocompassionevoli porti a una riduzione dell’incidenza degli stati depressivi, a una maggiore capacità di gestione delle emozioni e, in generale, a un maggior benessere interiore. In riferimento a una ricerca pubblicata nel febbraio 2018, Madeleine ha affermato: “Il nostro studio si aggiunge a quelli che hanno già dimostrato che abbracciando i nostri errori, i nostri fallimenti e la nostra vulnerabilità, diventiamo più resistenti”.
Una maggior salute psichica
L’autocompassione dona una maggior salute psichica in quanto è direttamente connessa a una maggior soddisfazione nella vita, un sano ottimismo, una migliore connessione sociale. Praticando l’autocompassione si acquisisce autostima, una maggior resilienza emotiva (capacità di fronteggiare positivamente le difficoltà e le cadute) e si diventa più capaci di raggiungere i propri obiettivi.
Provare compassione verso se stessi significa imparare ad amarsi e accettarsi come si è, comprendendo che gli errori e i “fallimenti” nella vita non solo sono inevitabili, ma sono anche indispensabili per accrescere la nostra consapevolezza e sviluppare una profonda esperienza di vita.
Per chi non è abituato a essere gentile verso se stesso/a, i primi tentativi di sviluppare autocompassione possono portare irritabilità e anche maggiore negatività. È una tipica risposta di contrasto, che poi si affievolisce nel tempo.
Come possiamo sviluppare un sentimento di autocompassione
E’ possibile aumentare l’accettazione e l’amore verso di sé attraverso:
1) una corretta applicazione delle affermazioni positive e della visualizzazione – con immersione emozionale – di una variante di vita in cui siamo felici, vogliamo bene a noi stessi/e e ci siamo perdonati/e.
2) Cambiare le proprie abitudini facendo piccoli gesti quotidiani di cura e di gentilezza verso se stessi.
3) Utilizza la stimolazione di specifici punti correlati ai meridiani energetici. In generale puoi utilizzare la metodica EFT (Emotional Freedom Tecniques). In particolare il picchiettamento del cosiddetto punto “karate”, sul taglio della mano, aiuta proprio a pulire gli autosabotaggi e ad amarci e accettarci di più. In concomitanza della stimolazione del taglio della mano – effettuata con tre o quattro dita della mano opposta – si può ripetere per tre volte la prima delle affermazioni positive citate più sotto.
4) Scrivi una lettera di supporto indirizzata a te stessa/o – come se venisse da una terza persona o dal tuo sé più elevato – in cui mostri accettazione e un amore incondizionato. Scrivi tutto ciò che vorresti sentirti dire in un momento di difficoltà o ciò che diresti alla persona che hai più a cuore al mondo per sostenerla ed aiutarla. La puoi tenere in un cassetto per leggerla nei momenti più bui, o comunque quando ne senti il bisogno, e se vuoi puoi anche spedirtela per posta al tuo stesso indirizzo!
P.S. Se proprio non avessi idea di cosa scrivere, contattami e ti aiuterò con piacere!
5) Prendendo spunto dal “Lavoro” – “The Work” di Byron Katie (vedi qua) scrivi i pensieri negativi che emergono su di te e chiediti: “Sono veri? Posso dire con assoluta certezza che sono veri?”. Poi metti a fuoco le sensazioni che emergono quando credi a quei pensieri e chiediti, per ciascuno di essi: “Chi sarei senza più quel pensiero?”.
Esempi di frasi affermative sull’autocompassione
Per imparare ad amarti e accettarti come sei attraverso la ripetizione quotidiana di affermazioni (da farsi più e più volte durante il giorno) puoi prendere spunto dalle seguenti frasi:
- “Mi amo e mi accetto completamente e profondamente, con tutti i miei pregi e con tutti i miei limiti!”
- “Amo, onoro e rispetto completamente me stesso/a e gli altri!”
- “Nel prendermi cura di me stessa/o trovo la mia forza!”
- “Faccio pace con me stesso/a e con gli altri.”
- “La mia vita si illumina di bellezza, amore e perdono!”
- “Attraverso l’accettazione di me stessa/ e del momento presente trovo la mia serenità interiore!”
- “Perdono ogni mio difetto ed errore del passato e sviluppo, giorno dopo giorno, sempre maggior consapevolezza e amore!”
Libro Suggerito
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Dott. Nicola Saltarelli
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 a Pisa, si è dedicato prima alla Medicina Olistica e poi alla Formazione nella Crescita Personale. Porta avanti una propria ricerca personale e spirituale dal 1990 e oggi, con il progetto dello “Sviluppo Integrale”, presenta la sintesi di 30 anni di studi e sperimentazioni per una completa realizzazione personale (vedi qui).